Ogni nostro ecoescursionista sa che è rispettoso
giungere all'appuntamento trekking in perfetto orario, senza fare attendere gli altri; è cosciente di non approfittare sempre delle auto altrui e si rende conto che è giusto mettere a
disposizione anche la propria.
L'ecoscursionista, ospite nella natura, procede con
lo sguardo e con lo spirito attenti allo splendore del creato del quale è capace di assaporarne l'essenza, di gustarlo in ammirazione profonda, di coglierne ogni sfumatura. Egli sa bene che,
in ogni occasione, sarà opportuno non arrecare danno all'ambiente e ridurre al minimo quello procurato, purtroppo, dall'inevitabile calpestio.Il porsi, quindi, in fila indiana in alcuni passaggi particolari, unico
sistema che ci permette di non danneggiare il lavoro dei campi, sarà affidato si, alle disposizioni del direttore escursionistico, ma ancor più alla saggezza sussurrata dal proprio, maturo
intelletto.
E' inopportuno ed irriverente, per gli altri,
"tagliare", durante il cammino, gli angoli dell'itinerario, esibendosi in estemporanee scorciatoie; il direttore escursionistico traccia il camminamento in maniera consapevole, tenendo sempre
in considerazione i limiti della proprietà privata o delle relative coltivazioni.
Sarà opportuno che ognuno rechi con se un sacchetto
per i rifiuti da gettare nel primo contenitore pubblico.
I fiori e le piante abbelliscono il contesto natura
e, per permettere loro di assolvere, anche a tale funzione, sarà giusto non raccoglierli.
Gli animali, diversi solo per forma ed evoluzione,
fanno parte del nostro stesso regno, fanno parte integrante del pianeta e della natura, sono vivi, soffrono come noi, assolvono alle più disparate, utili funzioni e, come tali, non vanno
molestati.
La socializzazione è opportuna ed assai gradita nei
tantissimi momenti ove è possibile procedere in gioiosa allegria ed in piena armonia. Forti schiamazzi, fuori luogo, sono senz'altro fastidiosi, ma ogni nostro ecoescursionista è cosciente
che il brusio, aggiunto ad una ottima dose di buonumore possono tornare salutari per noi stessi e per la natura tutta. Chi procede con noi, nel massimo rispetto di ogni cosa, sa che in alcuni
momenti è educato osservare il silenzio per non arrecare disagio alle creature che nidificano o per gustarne il loro cinguettio o cicaleccio.
Attenzione: un ciottolo fatto ruzzolare da un dirupo
può trasformarsi in autentica arma per chi avesse la sventura di trovarsi più sotto.
Il fuoco, dopo essere stato acceso in punti,
ovviamente, privi di alberi o di vegetazione secca, dovrà essere accuratamente spento. Per formare un bosco occorrono centinaia di anni, per generare un piromane basta un istante di insensata
follia.
I nostri Salentrotters condividono che, il lasciare
tracce con vernici o altro su tronchi o rocce, suscitano disgusto; le guide esperte sanno bene che è loro dovere memorizzare tutti i percorsi e che non deve partire da loro, la sia pur minima
alterazione del contesto natura.